GENGIVITE
È piuttosto frequente anche nei bambini, facilmente diagnosticabile e può essere curata con molta facilità.
Gengive sane: che aspetto hanno?
- hanno un colorito rosa e una consistenza duro-elastica
- non sanguinano allo spazzolamento
- formano archi regolari intorno ai denti
Campanelli d’allarme
I segnali che possono far sospettare la presenza di un problema gengivale sono diversi:
- le gengive sono arrossate
- le gengive sono gonfie e hanno una consistenza molle
- stimoli modesti, come lo spazzolamento o la masticazione di cibi duri, le fanno sanguinare
- le gengive danno sensazioni fastidiose o dolorose
- si sente frequentemente un cattivo odore o sapore
Come si cura
Nelle fasi iniziali la gengivite è un disturbo lieve, che si può risolvere completamente e con facilità. La terapia consiste nell’eliminare la causa della malattia, cioè la placca batterica. Questo viene ottenuto con idonee tecniche di igiene orale che verranno indicate dal nostro personale qualificato e che permetteranno di eliminare l’infiammazione gengivale e di prevenirne il ritorno.
Una volta che la placca è indurita, formando il tartaro, l’igiene orale domiciliare non è più sufficiente. In questo caso il dentista o l’igienista dentale procederanno a una o più sedute di igiene orale, con strumenti a mano o a ultrasuoni. Verranno anche corrette le situazioni che possono facilitare la deposizione della placca, per esempio l’eventuale presenza di otturazioni o protesi inadeguate.

Le gengive sane hanno una consistenza soda, un colorito rosa e formano archi regolari intorno ai denti

Quando si accumula, la placca batterica appare come uno strato bianco e soffice.

Se la placca batterica non viene rimossa regolarmente si indurisce e diventa tartaro.
Consigli
- Non fumare: il fumo ha azione dannosa sulle mucose del cavo orale.
- Usare i collutori solo su indicazione del dentista o dell’igienista: se di tipo sbagliato, o a dosi eccessive, possono creare danni.
- Non smettere di spazzolare i denti in presenza di sanguinamento o di dolore: è un errore che crea un circolo vizioso. Non rimuovere i batteri fa aumentare l’infiammazione e con essa il sanguinamento e il dolore.